29 giugno 2016

Una cena da Umi Sushi



L'Umi Sushi è uno dei ristoranti, a detta degli amici, dove si mangia meglio il sushi in zona.
Io che, prima di trasferirmi qui, ero assolutamente contraria al sushi che ritenevo soltanto una moda, mi sono lasciata contagiare. In effetti il sushi è buono. E' un ottimo antidepressivo naturale e, se fatto bene, regala molte soddisfazioni.



Ho preferito scegliere un ristorante diverso dal classico Wen, che qui va per la maggiore e, a detta di tutti, il migliore in assoluto, perché avevo sentito che da Umi i piatti erano più "delicati".
Io non sono abituata a mangiare alimenti crudi, figuriamoci il pesce, quindi ero sempre un po' timorosa.
Umi Sushi invece è perfetto (almeno per me).
L'ambiente è gradevole, soffuso, leggero e ideale per una cena romantica.
Il menu viene portato con i-pad e ha veramente moltissima scelta.
La nostra degustazione è stata di sushi: classico e speciale. Col naso storto mi hanno portato la maionese, ma il sushi era più buono senza, quindi non l'ho praticamente toccata.



I piatti sono tantissimi, come i dolci, abbiamo mangiato veramente molto e avrei mangiato ancora, tanto il riso era digeribile e il pesce delicato. Alla fine il sapore è talmente lieve e leggero che non senti il pesce in bocca.
Uno dei loro piatti da ricordare è il roll all'astice, che vedevo ordinavano tutti. Noi siamo rimasti sul classico, come prima.

Il locale del ristorante Umi Sushi è davvero gradevole, il personale gentile e i piatti vengono serviti nei giusti tempi. I prezzi sono assolutamente in linea, e se mangiate a mezzogiorno sicuramente convenienti.
Si esce soddisfatti, da tornare!

Il ristorante si trova a Busto Arsizio, in viale della Repubblica 69.
telefono 0331-075713
Orari: 12-15 19-00

Il ristorante non ha un sito internet ma c'è una pagina facebook in cui potrete trovare le informazioni che cercate.

12 aprile 2015

 "Vidi uno spacco cuneiforme tra le montagne sull'altra sponda e pensai che dovesse essere Luino"

 
Così Ernest Hemingway descrive la sua Luino, città della sponda fiorita, a pochi chilometri da Varese con un lungomare elegante e la sua lunga storia di passaggio dei primi turisti che attraversavano la Svizzera in treno



Qui si mangia la formaggella DOP e si va in barca a vela. Con il suo clima mite e l'accento straniero, si sente che la Svizzera è vicina, ma si respira un'aria ancora tutta italiana. 



Qui si ricorda Garibaldi, ci si ricorda anche del parco di Angera e ci si può perfino pesare fronte lago con vista montagne. 



Luino è piccola ma grande, semplice ma cittadina, dolce ma aperta ai confini del mondo.


3 settembre 2014

Chi è stato anche una sola volta in centro a Gallarate non può non aver notato il gigantesco murale di via Manzoni raffigurante una bellissima donna in sfondo fantasy moderno. Il murale ha la sua storia: è stato realizzato nel 2010 da sei artisti di diverse regioni d'Italia (Milano, Bologna, Vicenza, Roma e Bergamo) nel corso del progetto sociale "messi al muro" contro il vandalismo, a dimostrare che i graffiti possono anche essere arte positiva se realizzati con il giusto spirito. Un atto creativo, dipinto con materiali di riciclo e con l'intento di omaggiare una città viva e curiosa, che diventa così portavoce di modernità e creatività anche nelle strade. 


Il murale raffigura una donna molto bella dagli occhi verdi,  con un cappello fiorito ed ali d'angelo. Attorno a lei animali realizzati in stile fantasy, riprese di cartoon in chiave moderna e un cagnolino nero dagli occhi vividi. La colonna dipinta sulla sinistra regge una clessidra che scandisce il tempo che passa, è quasi terminato, ma non è ancora finito. La tecnica mista, nonostante l'espressione seria e triste della donna, rende la piazza viva e colorata, regalando positività e continuità. Il contrasto con il muro dismesso e le sbarre datate della finestra, circondate da un bellissimo colore arancione fornisce nuova vita a un edificio che era davvero spento da anni. Il riferimento palese ai cartoon e a Matt Groening in particolare rendono il tutto amalgamato tra presente, passato e futuro nel giusto equilibrio. 


Ma l'idea di Orangotown non si è ancora esaurita: gli artisti, che lavorano per pura passione e a loro spese con il patrocinio comunale, ci delizieranno prossimamente con nuove opere a dimostrare che l'arte è arte e non può di certo essere messa da parte.




27 agosto 2014


Sesto Calende e i colori del Ticino








22 luglio 2014


A Sesto Calende non c'è il lago, c'è il Ticino. Il lago comincia dopo.
A Sesto Calende c'è la passeggiata lungo lago, e se vuoi puoi anche prendere il traghetto e andare dall'altra parte.
Ci sono le barche, i cigni e il tramonto. E una pista ciclabile che porta fino a non mi ricordo dove, però so che è bella. 


Ci sono ristoranti e locali, c'è il Portichetto dove si mangia il pesce e se vuoi anche la pizza.
Non si trova mai parcheggio ma c'è quello del supermercato, basta stare attenti a chiudere la macchina sennò ti rubano tutto, non solo il portafogli.
Gli aperitivi  in piazzettta fanno abbastanza schifo ma il gelato è buono. E poi c'è il MOMA, dove si mangia bene e se hai tempo scambi anche quattro chiacchiere con il cuoco.



A Sesto Calende ci trovi la gente che prima passeggiava ad Arona. Sempre quella, e sempre vestita uguale.
A Sesto Calende puoi andarci se sei innamorata o tornarci quando invece, ti stai innamorando.


13 luglio 2014


I dintorni di Varese sono caratterizzati dalla presenza di diversi laghi, oltre il più grande e noto Lago Maggiore. Uno di questi, il lago di Monate, è piuttosto frequentato per i suoi aperitivi (dal milanese, "ape"). Qui, che il mare è relativamente lontano, il sole si prende al lago, dove esistono diversi locali che fanno l'aperitivo fronte lago, attrezzati con tanto di lettini ed ombrelloni. Le chiamano "spiaggette". In realtà sono sprazzi d'erba allestiti come piccoli stabilimenti, con il bar posizionato poco lontano per poter mangiare con vista anche sui bagnanti. 


Per me, che sono veneta, la cosa è insolita. Dalle mie parti laghi non ce ne sono, e si va direttamente al mare. Vedere realtà balneari in stile piscina è una cosa che mi fa sorridere, ma anche capire quanto ci si possa adattare nella diversità e considerarla "normale". Sono stata al lago di Monate in una di queste spiagge: mi sono seduta a un tavolino, ho bevuto uno spritz (anche se da queste parti, mi spiace dirlo, non lo sanno fare) e mi sono seduta sull'erba a godermi il profumo del lago, guardare le barche e la gente in costume che, nonostante l'estate non si possa dire arrivata (anche se siamo a luglio), osa anche con bagni e tuffi in acqua che, a mio parere, non si può dire calda o invitante.
L'aperitivo al lago è così una delle mie nuove scoperte, che avevo vissuto in minima parte a Caldonazzo, in una delle mie frequenti gite in Trentino Alto Adige.


26 maggio 2014


Ticino Golasecca

La provincia di Varese è attraversata dal secondo fiume più capiente dopo il Po: il Ticino
Il Ticino nasce in Svizzera ma divide Piemonte e Lombardia per poi arrivare nel tratto pavese ed infine nel Po. Da Sesto Calende al Naviglio, molte sono le spiagge e le passeggiate che si possono fare, sia a piedi che in mtb. La zona del lago Maggiore poi è uno splendore, e per me che la sto scoprendo, una vera pausa di relax. Golasecca in particolar modo, sorge proprio sulle rive del Ticino, e dalla spiaggia della Melissa, molto frequentata in estate, si può attraversare una strada in auto o a piedi che porta a una bellissima passeggiata, quella di cui vedete le foto scattate qui sotto.







Tra cigni, natura, profumi e paperette, non sembra neanche di stare accanto a un fiume, ma l'atmosfera e la tranquillità ricordano moltissimo quella del lago. La prima stupenda giornata di un caldo sole di maggio, che mi sono goduta in serenità straiata sull'erba con Varese nel cuore e gli occhi verso il Piemonte.







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